Farsa in un atto di G. Rossini su libretto di
G. Foppa, rappresentata per la prima volta al Teatro San Moisè di Venezia
il 9 maggio 1812. La trama si sviluppa intorno alla vicenda, di memoria
shakespeariana, di Giulia e del proprio sposo segreto, Dorvil, che possono
ricongiungersi ogni notte grazie a una scala di seta, usata da Dorvil per salire
nella camera dell'amata. Il tutore di quest'ultima, Dormont, ignaro del
matrimonio, stabilisce le nozze della sua pupilla con Blansac, causando
l'epilogo della storia per l'incontro contemporaneo di Dorvil, Dormont e
Blansac, saliti tutti sulla scala destinata al primo; confessate le nozze
segrete, gli sposi sono perdonati dal tutore, mentre Blansac sposa Lucilla,
cugina di Giulia. L'opera, anche per merito della brillante
ouverture,
rappresentò una fonte per spunti, ripresi in seguito dallo stesso
compositore che in questa circostanza definì lo schema della sinfonia,
dominata dallo sviluppo lirico della melodia vocale e dall'azione ritmica degli
insieme.